Quando si parla di incontri BDSM, si fa riferimento ad un’ampissima gamma di relazioni basate sull’erotismo e sul dolore, ovviamente fra persone che acconsentono a tutto ciò. In realtà è molto difficile dare una definizione sbrigativa di BDSM, perché questa etichetta include diverse macrocategorie.
E non è detto che chi lo pratica debba attraversare ogni singola categoria inclusa in questo concetto. È per questa ragione che conviene studiare un approfondimento sul tema, scoprendo ogni sfaccettatura del BDSM e tutti gli elementi che lo compongono.
Cos’è il BDSM?
Come detto poco sopra, BDSM è un acronimo che accorpa una serie di pratiche basate su alcuni capisaldi, come ad esempio il dolore, l’umiliazione, il masochismo e tanto altro ancora. Chi ama praticare questo insieme di relazioni, comunque, non è affatto detto che debba farle tutte, una ad una.
Questo per via del fatto che anche chi si limita a fare solo bondage figura nella lista del BDSM. Se ti trovi un po’ confuso non devi preoccuparti, perché è del tutto normale. Vedrai, però, che leggendo la lista qui di seguito comincerai ad avere le idee decisamente più chiare. Ti promettiamo che, alla fine di questo articolo, potrai considerarti (almeno nella teoria) un maestro del BDSM!
- BD: le prime due lettere dell’acronimo significano “Bondage e Disciplina”.
- DS: la D indica anche “Dominazione”, mentre la S sta per “Sottomissione”.
- SM: la S significa pure “Sadomaso”, e la M “Masochismo”.
Da quanto hai avuto modo di vedere, ognuna di queste macrocategorie si fonde con le altre, e alle volte le stesse lettere indicano più di una pratica diversa.
Ogni elemento visto poco sopra ha le sue regole, al pari di un gioco, ma lo scopo finale è sempre lo stesso: ottenere appagamento dallo svolgimento di queste particolarissime pratiche. A questo punto, è il caso di iniziare a parlare di qualcosa di più comprensibile per chi, come te, non ha ancora avuto l’occasione di praticarle.
Va bene gli acronimi e le lettere, ma cos’è in parole semplici il BDSM? Questa parola include tutte le pratiche relazionali che creano piacere attraverso il dolore, che può essere procurato (da un lato) e subito (dall’altro).
Altro non sono che “semplici” giochi erotici che vedono la partecipazione di due partner: di solito uno subisce e viene umiliato, mentre l’altro domina e infligge punizioni. È chiaro che, pur essendo alle volte un gioco parecchio violento, in realtà lo si pratica sempre fra persone consenzienti.
Come funzionano questi giochi erotici
Inutile sottolineare che ogni pratica BDSM prevede la presenza di giocattoli e di indumenti specifici, spesso costrittivi (in stile camicia di forza, per dirne una).
Chiaramente esistono anche dei giochi più particolari, come ad esempio il rope bondage, dove una donna viene legata in modo particolarmente stretto con una corda. I modi per infliggere e per ricevere dolore e punizioni sono davvero tantissimi, a dir poco fantasiosi, ed è anche per questo motivo che conviene capire come avvengono queste pratiche.
- Costrizione: come già accennato poco più sopra, una delle forme di dolore più gettonate nel masochismo è la costrizione, la quale avviene stringendo o tenendo in gruppo più parti del corpo.
- Separazione: anche la separazione o divaricamento delle parti del corpo rientra nella lista delle punizioni inflitte con il BDSM. In questo caso, il meccanismo che produce dolore è diametralmente opposto alla costrizione.
- Collegamenti e sospensioni: nel rope bondage la donna viene legata con una corda e sospesa per aria, mentre in altri casi si viene fissati ad un muro o ad altre tipologie di strutture portanti.
- Immobilizzazione: il corpo viene totalmente immobilizzato, alle volte fino al punto di perdere qualsiasi sensibilità agli arti.
Ovviamente questo è soltanto un piccolo riassunto di ciò che può accadere nel BDSM, perché le varianti possibili sono quasi infinite. Tutto sta nella fantasia di chi pratica questi giochi e nel livello di dolore o sottomissione che si intende raggiungere.
Ciò che conta è andare oltre i confini, spingersi verso esperienze fisiche e sensoriali totalmente diverse dalla quotidianità e dal comune erotismo. È proprio questo lo scopo del bondage, delle pratiche sadomaso e di tutti gli altri elementi che appartengono a questa “famiglia allargata” di giochi violenti.
Chi sono i protagonisti del BDSM?
A questo punto avrai già compreso che nel bondage o sadomaso si trovano di fatto due protagonisti: da un lato c’è chi impartisce dolore e punizioni, dall’altro c’è chi le subisce. A seconda del sesso, i primi soggetti (ovvero i dominatori) vengono chiamati Master (uomini) e Mistress (donne).
Chi invece viene sottomesso o dominato assume il ruolo di “Slave” (ovvero schiavo). Non a caso, certe volte il Master o Mistress viene anche detto domatore o domatrice.
Qui bisogna comunque premettere che uno slave lo è per scelta propria, e lo stesso dicasi per un domatore: in sintesi, ognuno decide quale ruolo intraprendere, accettandone ogni sfaccettatura.
Infine, prima di procedere, è bene che tu sappia che ci sono anche appassionati che passano da un ruolo all’altro, e che vengono detti “Switch”. La cosa interessante è che uno Switch, allo stesso tempo, può dominare uno schiavo ed essere dominato da un padrone.
Come trovare incontri BDSM? Siti e Chat
Oggi su Internet puoi trovare diversi siti BDSM, all’interno dei quali si iscrivono tutti gli utenti che desiderano partecipare a questi giochi erotici.
Questi portali rappresentano dei veri e propri siti di incontri ( qui ne trovate un altro), finalizzati però al bondage, al sadomaso e a tutte le altre pratiche incluse nel “pacchetto”. Iscrivendoti puoi trovare diversi annunci, e iniziare a conoscere gli altri appassionati nelle chat BDSM, per poi organizzare un incontro dal vivo.
In queste chat, alle volte, è anche concesso parlare in modo molto volgare, proprio perché il BDSM si fonda anche sull’umiliazione e sulla dominazione verbale.
È un fatto che, ad esempio, non potrai mai trovare negli altri siti di dating. A parte queste piccole ma significative differenze, il funzionamento di questi portali è pressoché identico alle altre piattaforme di incontri. Ciò vuol dire che trovi un motore di ricerca interno, che ti permette di scovare solo le persone che fanno al caso tuo, e una serie di opzioni avanzate a pagamento.
Un approfondimento su dolore e consenso
A questo punto è molto probabile che tu ti stia chiedendo: com’è possibile che una persona ottiene godimento quando qualcuno le infligge dolore? C’è chi reputa questi individui malati, ma non è affatto così. È una questione innanzitutto fisica, perché il dolore scaturisce dalla pressione di certi nervi, i quali alla fine vengono sciolti provocando anche piacere.
È molto difficile da spiegare a parole, dato che questa sensazione può essere scoperta solo provandola in prima persona. In secondo luogo, c’è una seconda forma di piacere che si aggiunge alla lista: chi viene dominato si affida totalmente al proprio master o mistress, creando con lui o lei un legame indissolubile.
È ovvio, comunque, che bondage e sadomaso non sono per tutti: bisogna avere un buon grado di tolleranza del dolore e una soglia di sopportazione piuttosto elevata, per poter reggere il gioco. Anche i più esperti, comunque, quando giocano adottano sempre una parola chiave che – se pronunciata – spinge l’altro a interrompere immediatamente.
Questo per evitare di esagerare, e di superare un limite che comunque esiste, anche se si parla di BDSM. Infine, prima di approfondire le regole di questi giochi, è bene ripetere ancora una volta che queste pratiche possono avvenire solo se c’è il consenso da entrambe le parti.
Quali sono le regole ?
La prima, nonché la più importante, è che vi sia il consenso di tutti e due. In secondo luogo, prima di iniziare è sempre il caso di accordarsi su ciò che può essere fatto durante il gioco, e su ciò che invece viene proibito.
Poi, qualora la cosa rischiasse di sfuggire di mano, basterà pronunciare la parola d’ordine per porre fine a qualsiasi pratica. Ricordati sempre che questi ingredienti sono fondamentali, perché la bellezza del BDSM si fonda sulla fiducia che scorre fra i due partner.
Un’altra regola è questa: si inizia con calma e si comincia a spingere in modo comunque graduale nel tempo. Perché l’obiettivo non è farsi male, ma godere e assaporare il dolore pian piano. A tal proposito è bene specificare che si sconsiglia ad un neofita di dedicarsi a pratiche BDSM piuttosto avanzate, come ad esempio le fruste, il rope bondage e via discorrendo.
Il motivo sta nel fatto che si rischia di farsi male e di non divertirsi, quindi il suggerimento è di iniziare sempre dal BDSM soft, che prevede sofferenze di grado ridotto. Per fare un esempio, le manette sono ottime per cominciare, mentre le pinze per capezzoli sono già un gradino più sopra.
L’importanza del rapporto Dom/Sub
Finora ti abbiamo spiegato che alla base del BDSM si trova la fiducia fra i due partner: quindi “dominant” e “submissive” sono due persone che imparano a conoscersi, fino al punto di vivere un’esperienza molto più profonda del normale. Il vero bondage è questo, perché solo in questo modo si può raggiungere un piacere completo.
Di contro, va detto che esistono anche le persone che preferiscono giocare con partner diversi e mai fissi. In tal caso si parla di “top” e di “bottom”: i primi sono i dominatori che non vogliono creare rapporti fissi, mentre i secondi sono gli schiavi della medesima categoria.
La bellezza dei siti di incontri BDSM è che sul web puoi trovare ogni categoria di utente possibile e immaginabile. In pratica, puoi conoscere master e mistress italiane che abitano nella tua città, incontrare chi preferisce subire e scegliere se frequentare solo i bottom e i top.
In base a quanto hai avuto modo di scoprire oggi, quello del BDSM è un mondo davvero ampio e variegato. E l’unico modo che hai per conoscerlo è provarlo (letteralmente) sulla tua pelle.