Se hai deciso di dedicarti agli siti di incontri BDSM , e di frequentare le chat e i siti web di settore, allora farai bene a prepararti studiando quali sono le pratiche sadomaso e come queste funzionano.
È importante non solo per una questione di conoscenze e di competenze, ma anche per un discorso legato alla sicurezza: essendoci in ballo la violenza e una serie di accessori costrittivi e bloccanti, è sempre meglio approcciarli conoscendo a memoria i principi propri del BDSM.
Non devi comunque preoccuparti, perché in questo articolo scopriremo insieme tutte le informazioni necessarie per praticarlo senza rischi, sapendo anche quando arriva il momento di fermarsi.
Prima di iniziare: i principi “SSC”
Prima di andare a studiare le pratiche del BDSM, le quali includono ovviamente anche il sadomaso, è importante passare in rassegna i principi del cosiddetto “SSC”: ovvero “safe, sane and consensual”.
Ogni pratica sadomasochista, incluso anche il bondage, deve per forza di cose sottostare ai suddetti principi, perché in caso contrario potrebbero emergere dei pericoli molto seri. Di cosa si tratta, quindi?
Safe: il BDSM deve essere sempre praticato prendendo delle misure di sicurezza, il cui compito è evitare di farsi eccessivamente male. Certe pratiche possono infatti causare dei danni permanenti alle articolazioni e ai legamenti, se effettuate da persone poco esperte o totalmente prive di controllo emotivo.
Non a caso, la prima regola di queste pratiche BDSM è fissare una parola d’ordine (nota anche come safe word – parola di salvezza): basterà pronunciarla per spingere il partner ad interrompere immediatamente l’azione.
Sane: il principio della “sanità” è ugualmente importante. In sintesi, stabilisce che le pratiche sadomaso hanno il compito di usare il dolore per giungere al piacere: dolore che, di conseguenza, non è mai fine a se stesso, ma solo un canale.
Consensual: ogni pratica di questo tipo deve essere messa in atto fra partner che hanno dato il proprio consenso, e che dunque lo fanno volontariamente.
Si presume che queste persone conoscano già i meccanismi e i rischi del sadomasochismo: è per questa ragione che ogni attività BDSM deve essere svolta consensualmente.
Quali sono le pratiche sadomaso
Se hai letto il nostro articolo sul significato di sadomaso , è probabile che tu abbia già capito quali sono le pratiche appartenenti a questo vasto mondo.
Di contro, è bene che tu sappia che si parla di un universo che spesso mischia vari elementi, come ad esempio il bondage, il sadismo e il masochismo. Ognuna di queste pratiche merita un piccolo approfondimento a parte.
Sadismo: il sadismo è uno dei pilastri delle pratiche BDSM, in quanto corrisponde pienamente al ruolo del master o mistress. A conti fatti, è un termine che indica il piacere ottenuto dall’infliggere del dolore e delle umiliazioni alle altre persone, e ha origine dal Marquis De Sade (uno scrittore amante, appunto, del sadismo).
Questi soggetti (noti come sadici) amano godere infliggendo torture fisiche agli schiavi o slave, attraverso alcuni strumenti particolari: si parla ad esempio dei frustini, del gatto a nove code, dei pinza-capezzoli e degli oggetti appuntiti.
Masochismo: è l’altra faccia del sadismo, ovvero il piacere sessuale nato dal ricevere le torture fisiche inflitte dal master. È proprio delle persone che amano interpretare il ruolo passivo di slave, dunque di quegli individui che godono nel ricevere umiliazioni e sofferenze di varia natura (non solo fisiche, ma anche psicologiche e mentali).
Bondage: sebbene non si parli di sadomasochismo, questa pratica entra di diritto nella nostra lista, in quanto diffusissima nel BDSM. Ti consigliamo di leggere la nostra guida online sul significato di bondage , per poter scoprire più informazioni possibili.
Volendo fare un veloce riassunto, questa attività prevede di legare il partner con corde e legacci, per costringerlo in posizioni innaturali e molto complesse da sopportare (pratica nota anche come mummificazione).
Dominazione e sottomissione: si tratta di altre due pratiche BDSM molto famose. Da un lato si trova il domatore o dominatore, che impone delle regole e che obbliga l’altro a rispettarle, pena l’inflizione di una punizione corporale.
Dall’altro lato si trova invece il sottomesso, ovvero colui che obbedisce agli ordini del domatore, e che viene punito se non cede alle richieste.
Cosa provoca piacere nel sadomasochismo
Oggi in Italia si trovano milioni di persone che praticano il sadomaso, e questo potrebbe farti sorgere qualche domanda. Nello specifico: perché così tanti uomini e così tante donne fanno un qualcosa che, in realtà, provoca del dolore?
Le pratiche sadomaso, come ti abbiamo già detto poco sopra, vengono apprezzate perché usano la sofferenza per giungere ad uno stato di piacere sessuale, psicologico ed emotivo. Spesso la questione si riduce a quanto segue:
Master o dominatore: costui ottiene godimento sessuale in quanto infligge ogni singola punizione, quindi non subisce alcuna forma di dolore.
Slave o sottomesso: lo schiavo ottiene una forma di piacere in primis psicologica, perché vive la sottomissione come un liberarsi da qualsiasi responsabilità. Il piacere diventa anche fisico, dopo la sofferenza, in quanto il BDSM finisce per stimolare certi nervi particolari.
La combinazione delle due cose produce anche un aumento delle endorfine, conosciute non a caso come gli “ormoni della felicità”.
Una seconda gratificazione giunge, per lo schiavo, dai regali e dalle concessioni fatte dal master quando rispetta nel modo corretto i suoi ordini. E non è affatto detto che si tratti di gratificazioni sessuali, ma questo è il caso di approfondirlo in una sezione a parte.
Pratiche sadomasochiste e sesso
In molti pensano che il sesso sia una componente cruciale nel sadomaso e nel BDSM, quando invece non è affatto così. Anzi, è possibile aggiungere che il sesso non è così frequente durante le attività di questo genere, quindi non è detto che possa poi presentarsi.
A dire il vero è piuttosto raro, anche se questo dipende sempre dai gusti dei partner che stanno giocando. Non per caso, devi sapere che il sesso nel mondo del BDSM viene indicato con il termine “vanilla” (vaniglia): questo indica il fatto che, se si presenta, assume comunque una intensità minore rispetto al solito.