Significato di Sadomaso? Ecco la sua etimologia

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Nei siti BDSM avrai sicuramente sentito parlare di sadomaso e di sadomasochismo, e in realtà si tratta di parole che giungono alle nostre orecchie in tantissimi contesti diversi.

È un dato di fatto, così come lo è un’altra verità: nella maggior parte dei casi questi termini vengono utilizzati con accezione negativa, per indicare persone crudeli o addirittura certe malattie mentali. Il tutto deriva dall’impiego costante della violenza in queste pratiche, che a torto viene vista come gratuita, quando in realtà si parla di attività che celano un senso molto più profondo.

Ecco perché in questo articolo andremo ad approfondire il significato di sadomaso, così da darti la possibilità di coglierne l’essenza, liberando la mente dai falsi miti e dai luoghi comuni.

Cos’è il sadomasochismo

Il sadomaso, abbreviazione del termine sadomasochismo, è un insieme di pratiche sessuali ed erotiche facenti parte della “famiglia” del BDSM. Il centro di questa pratica si trova nella sofferenza fisica, psicologica ed emotiva, che in tal caso viene applicata o subita tramite alcuni accessori come le fruste, gli sculacciatori, i morsetti, i pinza capezzoli e tanto altro ancora.

L’utilizzo di questi strumenti ha un duplice scopo: generare piacere in chi infligge la sofferenza (master o mistress), e in chi la riceve (slave o schiavo). Il sadomaso prevede sempre dei ruoli ben definiti: da un lato c’è il dominatore o domatore, dall’altro c’è chi subisce le imposizioni e obbedisce ai comandi (sottomesso o dominato).

Il dolore viene in tali casi considerato essenziale per giungere al piacere sessuale: dunque non viene imposto o subito in via gratuita, ma con una finalità ben precisa.

Storia e significato del sadomaso

È davvero difficile risalire alle origini del sadomaso, almeno da un punto di vista temporale, visto che si parla di tecniche molto antiche.

In secondo luogo, i termini masochismo e sadismo sono nati in ambito psichiatrico, dunque con un’accezione molto negativa: nello specifico, il primo a usare queste parole fu lo psicologo Richard von Krafft-Ebing nel testo “Nuova ricerca nel campo della psicopatologia del sesso”, la cui pubblicazione risale all’anno 1890.

Il termine venne poi ripreso qualche anno dopo anche da Sigmund Freud, il quale lo utilizzò per fare riferimento agli sviluppi psicologici aberranti di certi malati.

In realtà il termine composto sado-masochismo venne usato per la prima volta da Isidor Isaak Sadger, medico e psicanalista, nel 1913. A questo punto è interessante studiare qual è l’etimologia del suddetto termine, e qui si scoprono diversi aspetti affascinanti.

Nello specifico, la parola ”sadismo” nacque facendo riferimento al filosofo nonché aristocratico il Marchese De Sade: uno scrittore che nei suoi romanzi erotici trattò appunto l’argomento del piacere provocato dall’infliggere del male alle altre persone, e dal piacere di queste nel riceverlo.

Ti basti pensare al fatto che il Marchese De Sade scrisse capolavori del calibro de “Le 120 giornate di Sodoma”.

Un discorso simile può essere fatto per il termine “masochismo”, visto che in questo caso deriva da Leopold von Sacher-Masoch: un autore appassionato di sottomissione, che amava scrivere di queste attività e praticarle. Von Sacher-Masoch è diventato famoso per via di romanzi come “Venere in pelliccia”, sul quale fra l’altro Roman Polanski ha persino girato un film.

Anche in questa circostanza si fa riferimento al piacere della sottomissione, sia da parte di chi la infligge, sia da parte di chi la subisce. In realtà, oggi il significato di sadomaso va ben oltre la terminologia medica e psichiatrica, e in fondo ritorna alle origini, visto che riprende in pieno le passioni dei due autori citati in precedenza.

Come funziona il sadomasochismo

A questo punto dovresti aver già compreso buona parte del significato di sadomasochismo, dato che ne abbiamo parlato in modo piuttosto approfondito. Di contro, è giusto capire anche come funzionano queste attività, quanto meno in una linea generale.

Innanzitutto è bene che tu sappia che esistono tantissime pratiche sadomaso  diverse, che possono basarsi sull’uso di alcuni accessori per infliggere dolore, e su una certa tipologia di abbigliamento. Oltre alle fruste, troviamo altri esempi come i collari puntati, le manette (fra l’altro usate anche nel bondage ), le scarpe con i tacchi a spillo e i classici indumenti in cuoio nero.

Qualsiasi pratica di questo genere è sempre consensuale, il che vuol dire che i due partner lo fanno consapevoli del loro svolgimento, e del fatto che provocano dolore. In secondo luogo, il sadomasochismo non prevede una violenza solo fisica ma anche verbale, visto che spesso il master utilizza dei termini molto coloriti, fino ad arrivare ad insulti davvero spinti.

Il rapporto detto “dom/sub” (dominatore e sottomesso) viene basato su una regola che non trova mai eccezioni: la persona sottomessa deve obbedire a qualsiasi ordine dato dal master o mistress, e non importa mai la natura della richiesta. Chiaramente, così come il bondage, anche il sado-masochismo rientra nel lotto delle pratiche erotiche, e può dunque prevedere il sesso fra i due.

Da sottolineare il fatto che i ruoli possono cambiare, fino al punto di invertirsi: in tal caso si parla di persone etichettate come “switch”, che amano vestire i panni sia dei dominatori, sia dei soggetti sottomessi. Ogni pratica sadomaso deve comunque sottostare a delle regole, che i due partner dovrebbero sempre fissare anticipatamente.

Si parla ad esempio delle parole d’ordine per interrompere qualsiasi attività del gioco, in caso di esagerazioni o di dolore insopportabile. È ovvio che esistono diversi livelli di sadomaso, che partono dalle pratiche soft fino ad arrivare alle più avanzate e pericolose, come ad esempio la cosiddetta asfissia erotica.

Bisogna sempre fare molta attenzione, perché le cose possono sfuggire di mano per via dell’eccitazione. Lo scopo del sado-masochismo non è farsi male tanto per farlo, ma raggiungere il piacere attraverso il dolore, senza però oltrepassare certi confini.

Conclusioni

Abbiamo deciso di concludere spiegandoti le differenze fra sadismo e masochismo: nel primo caso si fa riferimento alle persone che amano infliggere dolore, mentre nel secondo agli individui che invece amano riceverlo.

Nel sadomasochismo, dunque, vengono incluse entrambe le figure e, come detto, in certi casi sadisti e masochisti possono anche invertire i propri ruoli.

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