Le Mistress nella cultura BDSM sono le donne dominatrici, vestite in pelle o in latex, che, frustino alla mano e tacchi a spillo, si impongono sulla volontà dell’uomo sia da un punto di vista mentale che sessuale.
Nell’immaginario collettivo questa figura femminile ha un fortissimo potere seduttivo, ma non solo: la dominazione psicologica e quella fisica, attraverso la sottomissione e/o il dolore, sono i suoi obiettivi principali ed è per questo che per gli slave, ossia gli schiavi, è considerata come una dea da venerare.
Si instaura quindi un vero e proprio rapporto di sudditanza, nel quale la Mistress è la padrona, che può avanzare qualsiasi richiesta e tutte dovranno essere soddisfatte senza protestare.
Per quanto possa sembrare assurdo che un uomo volontariamente scelga di essere soggiogato da una donna, nel BDSM è tra le pratiche più richieste, non a caso il web è pieno zeppo di annunci per mistress, ossia rivolti alla ricerca di padrone disposte ad essere adorate senza alcun limite.
D’altra parte è assolutamente fondamentale anche comprendere che tipo di rapporto si instaura tra dominatrice e schiavo, rapporto basato su una serie di regole ben precise:
- anche se il potere decisionale è affidato esclusivamente alla figura femminile, si negozia sui tipi di giochi sessuali da praticare, ciò vuol dire che c’è la più totale condivisione e consensualità;
- la padrona deve essere esperta in questo tipo di attività, soprattutto se vengono esercitate delle pratiche dure e impegnative, in questo caso è fondamentale che non siano degli esperimenti, ma vere e proprie sessioni tenute da una professionista;
- i limiti, quando si superano e non sono più tollerati, vengono riscattati attraverso le safe words (sostituibile con un gesto o un suono), ossia delle parole specifiche che, quando pronunciate, interrompono qualsiasi attività;
- la dominatrice è responsabile nei confronti del suo schiavo, ciò vuol dire che ne deve tutelare l’incolumità in ogni contesto o circostanza.
“Cercasi mistress italiane”: ecco dove trovarle
“Cerco mistress” è una delle richieste più frequenti nel mondo BDSM, anzi, si può dire che, in termini di quantità, sono più gli slave che le dominatrici a popolarlo. Ma dove trovarle?
Esistono dei siti bdsm, all’interno dei quali ci si può registrare per trovare la persona che corrisponde perfettamente alle proprie fantasie sessuali. Mistress Italia è uno di questi: alla community si possono registrare (gratuitamente) sia la padrona che cerca uno schiavo, sia lo schiavo che cerca una padrona, quindi è il luogo più “completo” dove iniziare a praticare il BDSM.
All’interno della piattaforma è possibile chattare con tutti gli utenti, che si mostrano in un profilo più interessante e che colpiscono subito l’attenzione per qualche dettaglio in particolare. Si può attivare anche la webcam in chat, così da rendere più bollente la conversazione.
Ovviamente non dimentichiamo che lo scopo ultimo è quello di organizzare degli incontri dal vivo, proprio perché il BDSM vive di fisicità e concretezza.
Attenzione ai siti di annunci mistress!
Esistono anche dei siti specializzati per le classiche inserzioni mistress, che hanno però tutti un unico grande svantaggio: potrebbero essere scritti da chiunque, anche da un semplice curioso, che non è realmente interessato al BDSM, difficile che si possa verificarne l’identità.
I siti di incontri per mistress e slave, invece, hanno tutti il vantaggio della chat: conversare piacevolmente, prima dell’incontro dal vivo, è il modo più sicuro per avvicinarsi a questo tipo di giochi sessuali, soprattutto se si è principianti.
Inoltre un’altra forma di garanzia è stabilita proprio dal costo dell’abbonamento. Per quanto possa sembrare truffaldino spingere un utente a spendere soldi per un sito di incontri, in realtà il costo assicura l’affidabilità e la serietà del sito stesso.
L’abbonamento, infatti, consente di sostenere non solo la gestione dell’intero servizio, ma soprattutto la presenza di uno staff di moderatori, che vigila sull’intera community, facendo sì che da essa vengano esclusi tutti coloro che si sono registrati con un profilo fake.
Ogni sito di incontri, infatti, funziona solo se la sua utenza è perfettamente soddisfatta di ogni strumento che offre (come, ad esempio, la già citata chat) ma soprattutto se i suoi iscritti riescono a realizzare degli incontri dal vivo. È necessario, quindi, che siano tutti profili verificati, per questo motivo è importante la moderazione continua della community. A maggior ragione se si tratta di un sito destinato al sesso.
Consigli su come “conquistare” una mistress
Dopo aver spiegato chi è la mistress e dove incontrarla, diamo alcuni utili suggerimenti per approcciarsi con una dominatrice, sia che si è uno slave da tempo sia che si voglia iniziare ad esserlo:
- lo slave non finge di esserlo, non è semplicemente assumere l’atteggiamento di sottomesso, ossia colui che si fa comandare, ma è una vera e propria predisposizione mentale, che rende il gioco erotico eccitante e, soprattutto, spiritualmente libero;
- la padrona è una donna, che stabilisce le regole di ogni incontro, quindi bisogna essere pronti a sottomettersi completamente a lei e ad ogni suo volere;
- sia che si impongano pratiche di umiliazione e/o dolore, la mistress professionista saprà sempre interrompere il gioco erotico, quindi non bisogna temere di affidarsi alla sua volontà e non mostrare alcun indugio;
- gli appuntamenti dal vivo dovranno rispettare anche un particolare dress code, ossia codice di abbigliamento, di conseguenza essere disposto anche a soddisfare questo tipo di richiesta senza forme di imbarazzo è un altro aspetto fondamentale del rapporto;
- la sessione potrà essere di natura sessuale, ma in alcuni casi potrà anche non esserlo, quindi non bisogna aspettarsi di raggiungere l’orgasmo, non è questo l’obiettivo della sessione, che si basa completamente sul rapporto dominazione/sottomissione;
- l’ultimo consiglio è diretto agli slave principianti: affidarsi, come è stato già suggerito, ad una dominatrice professionista è fondamentale per avere un approccio con il BDSM positivo, quindi meglio evitare di improvvisarsi nell’uno o l’altro ruolo.