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Donne Ninfomani? Ecco come funziona la Ninfomania

Se ti stai chiedendo cosa sono le donne ninfomani, in questo articolo troverai tutte le info che ti servono.

È una curiosità che ti conviene toglierti, anche perché è molto probabile che troverai parecchie ragazze di questo tipo, frequentando le i siti di incontri per scopare.

Purtroppo va detto sin da subito che questo termine viene usato di frequente in senso dispregiativo, per via della storia di una condizione che prima veniva considerata come una malattia. Di contro, proseguendo con la lettura di questo pezzo, scoprirai che il significato di ninfomane non nasconde soltanto delle sfaccettature negative.

Cosa vuol dire essere ninfomani

Una ninfomane è una donna dotata di un istinto sessuale molto forte ed esuberante, fino al punto da sfociare in un comportamento morboso nei confronti del sesso. Di solito, quando si parla di donne ninfomani, si fa riferimento a quelle ragazze che vivono il sesso e la masturbazione in modo ossessivo. Questo per via del fatto che sono soggette ad una pulsione per loro impossibile da tenere sotto controllo.

Questa condizione, identificata per la prima volta nel 1771 dal medico francese De Bienville, è stata prima vista come una malattia psichiatrica e in seguito inquadrata come un “semplice” disturbo sessuale. In pratica, le donne soggette a questa condizione sentono il desiderio (anzi, l’esigenza) di mettersi continuamente alla ricerca di un partner sessuale.

Ciò accade anche nel mondo degli incontri per sesso su Internet , visto che oggi questo tipo di relazioni nasce soprattutto sul web.

Da sottolineare che, a livello scientifico, questo disturbo viene anche etichettato con il termine “ipererotismo femminile”. Una situazione che, nei casi più avanzati, può anche danneggiare chi la subisce. La donna ninfomane a livello grave, infatti, rischia di rovinare la propria vita, e non riesce a gestire nel modo corretto i rapporti sociali e affettivi, proprio a causa di questa continua esigenza di sesso.

La colpa appartiene alla natura dei sintomi, che includono un desiderio sessuale insaziabile, un atteggiamento lascivo nei confronti degli uomini e la grande frequenza in termini di atti di masturbazione. Qui bisogna dire che anche la popolazione maschile può essere affetta da ninfomania, solo che in tal caso si parla di satiriasi.

Ai tempi delle prime diagnosi psichiatriche, le donne ninfomani diventavano oggetto di trattamenti brutali e criminali.

Questo perché all’epoca si pensava di poter combattere questo stato asportando il clitoride e addirittura le ovaie, o sottoponendo la paziente ad altre pratiche come i bagni nell’acqua ghiacciata e le camicie di forza. Inutile sottolineare che nell’800 si scatenò una vera e propria caccia alle streghe: se una donna faceva del sesso molte volte, la si etichettava come ninfomane e la si rinchiudeva in manicomio.

Da ciò puoi comprendere come questo termine porti alla luce un passato fatto di barbarie. Alcuni medici cercarono anche delle soluzioni “pacifiche”, raccomandando una dieta di tipo vegetariano e l’attività fisica, come sfogo per queste pulsioni.

Poi si arrivò ad una svolta: nel 1980 (dunque in tempi piuttosto recenti) la ninfomania venne cancellata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM). In altre parole, questa condizione veniva finalmente disconosciuta come malattia psichiatrica, e spostata esclusivamente nel campo della sfera sessuale. Diciamo che il percorso è stato il medesimo vissuto dall’omosessualità e dalla masturbazione.

Di conseguenza, l’essere una ninfomane non venne più vista come una devianza, ma come un particolare atteggiamento di natura sessuale, legato ad un istinto più forte che in altre donne. Paradossalmente, oggi sono le donne che non desiderano fare sesso ad essere considerate “strane”.

Tornando alle ninfomani, attualmente viene usato il termine ipersessualità o dipendenza sessuale per fare riferimento a questa condizione. Anche in questo caso, comunque, si tratta solamente di etichette.

La ninfomania ai tempi del web

Molti uomini si chiedono se le chat sessuali funzionano davvero , ma questa non è una domanda che si trova nella mente di chi ha avuto la possibilità di conoscere una donna ninfomane.

Come anticipato all’inizio di questo articolo, oggi queste ragazze trovano nel web uno strumento fantastico per soddisfare le proprie voglie sessuali, e il motivo è molto semplice da capire: basta iniziare a chattare con un uomo, organizzare un incontro e fare sesso con una persona che fino a pochi minuti prima era un perfetto sconosciuto.

Esistono addirittura delle app progettate per chi intende fare del sesso istantaneo, dunque per le donne e per gli uomini ossessionati dai rapporti sessuali. Nel 21esimo secolo, quindi, le ragazze ninfomani sfruttano il digitale per andare incontro ai propri desideri.

Chat e masturbazione

Nella lista dei comportamenti propri di una ninfomane, troviamo anche il desiderio di masturbarsi costantemente: è un’esigenza che nasce per “mettere un tappo” alla necessità di fare sesso, quando si presenta in assenza di un uomo. Ancora una volta, le chat online possono diventare per queste donne una risorsa particolarmente preziosa.

Stavolta si fa riferimento alle chat testuali, che permettono ad una donna di fare sesso virtuale, così da poter saziare le proprie voglie. Chiaramente, visto che parliamo di chat e di masturbazione, non potremmo non citare le webcam chat dal vivo: in pratica, gli utenti avviano la propria webcam e si intrattengono a vicenda con uno spettacolino, completando il tutto con la già citata masturbazione.

Conclusioni

La storia della ninfomania è molto complessa, perché affonda le proprie radici in un mondo fatto di diagnosi psichiatriche e non solo. Anche se oggi questo termine viene inteso in un modo più “giocoso”, ha un passato torbido che ha fatto soffrire migliaia di donne.

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